AUTORITRATTO 2007
ACRILICO SU TELA 70 X 70
Luciano Trevisan nasce a Venezia l'8 febbraio 1938.
Frequenta dapprima l'Istituto di Belle Arti di Vercelli,
si trasferisce poi a Milano per proseguire i suoi studi
alla scuola del Castello Sforzesco e all’Accademia di
Belle Arti di Brera.
La laboriosa Milano del dopoguerra apre al
giovane Trevisan un poliedrico mondo che
diventerà poi il suo bagaglio professionale: dal
restauro alla scenografia, dall'arredamento
all'architettura, dall'illustrazione alla tecnica del
fumetto.
Dopo un'esperienza di studio a Zurigo, rimane
affascinato dai grandi maestri della grafica e
dell'architettura: la filosofia della Bauhaus di
Walter Gropius, il funzionalismo di Alberto Sartoris, il
razionalismo di Le Corbusier, il modernismo di Antoni
Gaudì, il disegno industriale di Alvar Aalto.
A Milano poi prosegue i suoi studi diplomandosi
anche come Tecnico Pubblicitario Professionista, e
inizia così la sua avventura nel mondo della grafica
e della comunicazione. Collabora dapprima come
free lance con importanti agenzie di pubblicità e
poi con lo Studio Publicor. Nascono qui le
campagne per la Upim Rinascente: Trevisan
progetta l'immagine grafica delle aperture dei
magazzini Upim, cura la modulistica del punto
vendita e la pubblicità. In questi anni Luciano
Trevisan segue molte campagne pubblicitarie, dal
bagnoschiuma Vidal all'Atkinsons, alle prime
promozioni per la Esso. Progetta i grandi stands della
Magneti Marelli alla fiera di Milano e della Esso
Agricoltura. Contemporaneamente Trevisan si
occupa anche di disegno industriale.
Dal 1972 al 1987 è direttore creativo e contitolare
della MPA, la prima agenzia di Sales Promotion in
Italia: Trevisan realizza la prima personality promotion
Capitan Dash e la prima operazione a premi "apri la
chiave e vinci" per la General Motors; i primi "strappa e vinci" creme per barba Wilkinson's, nel 1977 il primo "assegno sconto" realizzato in Italia per l'acquisto di un'autovettura, "FIAT 128 3P"; sono sue molte promozioni Esso Shop per cui ha disegnato il simbolo, le velette, gli espositori, i grand'opening.
Grafico dal segno rivoluzionario e preveggente sulle mode future, nel '66 aveva intuito e disegnato personaggi simili a quelli che si videro successivamente nei fumetti giapponesi.
Nella sua instancabile carriera di pubblicitario e
creatore della comunicazione Luciano Trevisan ha
progettato promozioni, campagne stampa, spot
televisivi, stands (spettacolare quello per Gucci al
Pitti Filati del 1986), packaging e marchi per
centinaia di aziende leader.
Nell'impegnativo, complesso e variegato mondo
della comunicazione, Trevisan trova anche il tempo
per dipingere. I suoi quadri sono la descrizione visiva
del suo stato d'animo, la trascrizione delle sue
preoccupazioni per un mondo che scivola
velocemente verso il degrado sociale. Nei suoi
dipinti c'è una sofferta e composta consapevolezza
non solo delle esigenze e dei problemi dell'uomo, ma
un desiderio di risposte, di aiuto. Sono immagini
sorrette da un pensiero, che si impongono e ci
impongono una riflessione, un attimo di ripiegamento
in noi stessi per ascoltarci e per cercare di capirci.
Nel 1987 esce dalla MPA per dedicarsi alla libera
professione: costruisce immagini coordinate di
aziende, dal marchio alla modulistica, dal progetto
dell'arredo di uffici, punti vendita, stabilimenti, centri
commerciali e stands alla comunicazione
pubblicitaria. I suoi clienti più affezionati gli affidano
il restauro e l'arredo delle loro antiche case.
Trevisan ama lavorare sul suo grande tavolo di legno
con matite e colori e non dimentica l'antico
mestiere del pittore.
Da alcuni anni Trevisan si dedica solo alla pittura, è
presente sul Catalogo Dell’Arte Moderna della Giorgio
Mondadori.
Hanno scritto dell'artista: Omar Calabresi, Paolo Levi, Vittorio Sgarbi, Elena Gollini, Stefano Valeri, Sergio Rossi, Daniele Radini Tedeschi, Alessandra Alagna, Sandro Serradifalco, Anna Scorsone, Elisabetta Papakristo, Lia Giachero, Gianni Cottardo, Anna Corbi, Giuseppe Turani, Maurizio De Negri, Guido Folco.